Il progetto ucraino “I Want to Live” invita i soldati nordcoreani ad arrendersi, ma la mancanza di accesso a Internet rende difficile la comunicazione

Il progetto ucraino “I Want to Live” ha recentemente pubblicato un video in lingua coreana, destinato ai soldati nordcoreani, invitandoli ad arrendersi alle forze ucraine quando si troveranno nelle zone di combattimento. Il video, pubblicato sui canali ufficiali dell’iniziativa, mostra i campi di prigionia in Ucraina e promette che i soldati prigionieri saranno trattati secondo le Convenzioni di Ginevra, garantendo loro cibo, assistenza medica e condizioni di detenzione sicure.

“Non importa quanti soldati Pyongyang invierà per sostenere la Russia – i campi di prigionia ucraini sono pronti ad accogliere soldati di qualsiasi nazionalità, religione e visione ideologica”, afferma il video, che cerca di offrire un’alternativa pacifica ai soldati nordcoreani, sottolineando che la loro resa eviterà inutili perdite di vite.

Nonostante la buona intenzione dietro questa iniziativa, la realizzazione pratica di tale comunicazione sembra essere un’impresa ardua. I cittadini della Corea del Nord hanno un accesso estremamente limitato a Internet e pochissimi possiedono un computer. Gli smartphone e le loro funzioni sono limitate, impedendo l’accesso a piattaforme non approvate dal governo. Questo significa che è praticamente impossibile per i soldati nordcoreani prendere visione del video o ricevere informazioni dirette da fonti esterne.

Il messaggio, che recita “Non dovete morire senza senso in terra straniera. Non dovete ripetere il destino di centinaia di migliaia di soldati russi che non torneranno mai a casa”, si rivolge a un pubblico che non ha la possibilità di riceverlo. L’assenza di canali di comunicazione  rende quasi irrealizzabile il tentativo di influenzare i soldati di Pyongyang.

 

 

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