L’eurodeputato siciliano Ignazio Corrao incalza Bruxelles con una nuova interrogazione: “Modificare criteri di assegnazione quote tonno. La comunità di Favignana non può essere più privata di una risorsa così preziosa per la sua economia. Occorre modificare i criteri di assegnazione delle quote tonno. Non è possibile privare l’isola di Favignana, dove la pesca del tonno ha fatto la storia, di una risorsa così preziosa per la sua comunità”.
“Anche quest’anno – spiega Corrao- l’assegnazione delle quote tonno ha decisamente penalizzato l’isola di Favignana, attribuendo una quota di 33 tonnellate, maggiore rispetto all’anno scorso ma ancora insufficiente a garantire la sostenibilità dell’attività economica della pesca. Stiamo parlando una tradizione millenaria, che ha reso l’isola di Favignana famosa nel mondo, sia per la profonda cultura del mare incarnata dal Rais, guida indiscussa della tonnara, sia per la sostenibilità ambientale di tale tipo di pesca”.
“In tutto ciò, purtroppo l’assegnazione delle quote è stata pubblicata solo l’8 maggio, quando ormai era troppo tardi per avviare la pesca, avvantaggiando di fatto chi era già in possesso degli strumenti per partire. Insomma, tempi e modi di questa nuova ripartizione hanno svantaggiato molto platealmente “l’isola del tonno”. Comprendo e condivido dunque la delusione del Sindaco di Favignana e di tutta la comunità egadina – prosegue -. Proprio per questo ho chiesto alla Commissione Europea di intervenire immediatamente con nuovi criteri e principi per l’attribuzione delle quote tonno, che potrebbero essere assegnate direttamente alle comunità locali, ai Comuni come Favignana. Tale assegnazione permetterebbe di supportare la pesca tradizionale del tonno in un’ottica di beneficio per l’intera comunità. Non dimentichiamo che è stata la stessa Unione Europea a spingere gli Stati Membri a favorire le tonnare fisse, come quella di Favignana, che rappresentano la tipologia di pesca più sostenibile del tonno”.
“Inoltre – sottolinea e conclude Corrao – ho chiesto alla Commissione di considerare la sostenibilità economica come nuovo criterio per la destinazione di quote, a supporto delle piccole comunità di pescatori come quella di Favignana, che nei secoli ha dimostrato la centralità della pesca del tonno nella sua economia, il valore culturale ma soprattutto quella sostenibilità ambientale che è il faro del futuro della pesca europea”.