Rapporto di Legambiente sulle Isole minori, Ustica la più sostenibile tra le siciliane

La sostenibilità nelle Isole minori è una sfida ancora da vincere. L’indice medio di performance al 46%, che l’Osservatorio Isole Sostenibili di Legambiente e dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche ha calcolato sulla base dei dati relativi a consumo di suolo, gestione dei rifiuti e della risorsa idrica, sviluppo delle rinnovabili, mobilità e aree naturali protette nelle piccole isole, fotografa il lento progredire della loro transizione ecologica.

Il tutto è riassunto nel VI rapporto “Isole Sostenibili 2024”, redatto da Legambiente e Cnr-Iia, in cui si offre una panoramica dettagliata sulla performance delle 26 isole minori prese in esame. In termini di indice di sostenibilità, le isole più avanti nel percorso sono Capri e Sant’Antioco in Sardegna, rispettivamente al 62% e al 60%.

Oltre il 50% si collocano l’isola del Giglio (57%), le isole Tremiti (55%), l’isola sarda di San Pietro (54%) e Ustica al 53%. Al di sotto del 40% le performance di Ischia, isole Eolie e La Maddalena. L’isola di Salina, trattata a parte rispetto agli altri territori insulari che formano l’Arcipelago delle Eolie, si presenta con un indice complessivo di sostenibilità sotto al 20%. Rispetto alla panoramica dei temi ambientali, nel 2022 il valore medio della raccolta differenziata, calcolato sulla base di dati Ispra e relativo ai 33 comuni afferenti alle 26 isole minori, si attesta al 56%, al di sotto dell’obiettivo europeo del 65%.

Secondo i dati Istat relativi al 2018 sul tema della dispersione idrica, la perdita di rete media sulle isole minori è del 40%, mentre per quanto riguarda il tema energetico, i dati Gse del 2021 indicano la necessità di un cambio di passo delle isole minori: le zone insulari non interconnesse raggiungono poco più del target per il solare fotovoltaico indicato nel decreto ministeriale del 2017 sullo sviluppo delle rinnovabili nelle piccole isole. Sul solare termico gli obiettivi fissati dallo stesso decreto sono invece molto lontani (la media è il 16,21%). Sul lato della mobilità, i dati Aci 2022 dimostrano che anche nelle isole minori permane una prevalenza di utilizzo dell’auto privata per ogni tipo di spostamento: 63 auto ogni 100 abitanti.

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