Razza presidente della delegazione per le relazioni con i Paesi del Maghreb: “Cooperazione Ue-Africa è una scelta strategica”

Un siciliano sarà a capo della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con i Paesi del Maghreb e l’Unione del Maghreb arabo, comprese le commissioni parlamentari miste Ue-Marocco, Ue-Tunisia e Ue-Algeria.

Si tratta dell’avvocato penalista catanese Ruggero Razza, eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr (Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei). E’ stato nominato presidente, a margine dell’insediamento avvenuto oggi a Bruxelles. La delegazione rappresenta uno strumento per far sentire la voce dell’Italia e dell’Ue su un tema estremamente attuale e delicato come quello degli equilibri nell’area del Mediterraneo, con l’intento di rinnovare e sviluppare una maggiore cooperazione economica e geopolitica con le economie emergenti di Marocco, Algeria e Tunisia, di pari passo con la sicurezza delle frontiere europee. Tra i membri della delegazione anche l’eurodeputato di Forza Italia ed ex assessore regionale al Bilancio Marco Falcone.

Già componente delle Commissioni Budget e Sant (Bilancio e Sanità), l’europarlamentare è pronto a intraprendere anche questo nuovo incarico: “La cooperazione tra Europa ed Africa è una scelta strategica che sembra essersi finalmente affermata nell’agenda della Commissione Europea. Ringrazio la delegazione di FdI e tutto il gruppo Ecr per avermi proposto per la presidenza della delegazione con i paesi del Maghreb. Nello spirito del Piano Mattei – ha aggiunto Razza – cercheremo di lavorare con impegno per alimentare relazioni improntate alla crescita economica e sociale. Non è tempo di un’Europa diffidente verso l’Africa, ma serve un’Europa che voglia finalmente giocare da protagonista“.

Nel corso della seduta, Razza ha ricordato anche l’undicesimo anniversario del naufragio di Lampedusa, quando un’imbarcazione libica usata per il trasporto di uomini, donne e bambini si inabissò a poche miglia dal porto dell’Isola delle Pelagie, provocando 368 morti accertati e circa 20 dispersi, numeri che la ricordano come una delle più gravi tragedie nel mar Mediterraneo. “Undici anni fa – ha dichiarato Razza – proprio il 3 ottobre, partendo con una imbarcazione dalla Libia, salpata dal porto di Misurata, morirono nel Mediterraneo quasi quattrocento persone. Questa infausta ricorrenza ci richiama al dovere di una seria cooperazione con i paesi con cui dovremo lavorare. Il loro sviluppo, l’impegno dell’Europa, sono l’unica possibilità per evitare che altre tragedie si ripetano nel futuro. Il Mediterraneo mare di cultura non può essere un mare di morte“.

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