Reel fuori controllo! Anche il tuo Feed Instagram è invaso da video violenti?
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Violenza, bullismo, pornografia. È boom di Reel violenti su Instagram!
Negli ultimi tempi, sempre più utenti di Instagram hanno notato un improvviso cambiamento avvenuto sulla piattaforma, segnalando la presenza di video violenti e disturbanti: incidenti, scene di pornografia, bullismo, violenza e maltrattamenti su animali senza alcuna censura o avviso.
Il fenomeno ha sollevato interrogativi sull’algoritmo della piattaforma e sulla sua capacità di moderare adeguatamente i contenuti. Cosa sta succedendo?
Cosa è successo all’algoritmo?
Instagram utilizza un sistema di Intelligenza Artificiale per selezionare e suggerire contenuti agli utenti, basandosi sulle loro interazioni e preferenze. Tuttavia, un malfunzionamento recente sembra aver reso l’algoritmo inefficace nel filtrare contenuti sensibili, portando alla diffusione indiscriminata di video violenti. Il problema ha generato preoccupazione tra gli utenti e ha innescato un’ondata di critiche nei confronti di META, la società madre di Instagram.
Come ripristinare l’algoritmo
Per chi si è trovato alle prese con un Feed invaso da contenuti sensibili, esistono diverse soluzioni per ripristinare l’algoritmo:
- Segnalare i contenuti indesiderati: è possibile fare click sui tre puntini (…) di un post o Reel e selezionare “Non mi interessa” per ridurre la visibilità di contenuti simili in futuro.
- Reimpostare l’algoritmo: andando su Impostazioni > Preferenze relative ai contenuti > Reimposta contenuti suggeriti, gli utenti possono azzerare le preferenze e ricostruire il proprio Feed.
Un cambiamento di Policy
Dal 2025, con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, META ha deciso di rivedere la sua strategia di moderazione dei contenuti negli Stati Uniti, sospendendo il fact-checking. Questa decisione ha alimentato la disinformazione e la diffusione di contenuti violenti senza adeguati controlli.
Se da un lato la piattaforma sostiene di voler garantire una maggiore libertà di espressione, dall’altro questa scelta potrebbe avere conseguenze pericolose per la qualità dell’informazione e la sicurezza degli utenti.