Regione: presentati bandi per giovani pescatori e pesca sostenibile [Video]
Dalla concessione di contributi per i giovani pescatori alla promozione delle specie meno consumate, dal finanziamento dell’acquisto di attrezzature selettive al riconoscimento di un indennizzo ai pescatori che portano a terra i rifiuti pescati. Sono queste alcune delle finalità delle cinque misure FEAMP, Fondo degli Affari Marittimi e della Pesca, presentate questa mattina in occasione del Consiglio Regionale della Pesca, tenutosi nei locali del Dipartimento Pesca Mediterranea, in via degli Emiri, a Palermo.
Per l’assessore regionale Edy Bandiera si tratta di “un’inversione di rotta di 180 gradi nei confronti di un settore che stava andando alla deriva a causa delle politiche di questi decenni dell’Unione Europea che hanno annichilito la sopravvivenza della nostra pesca artigianale e della piccola pesca”.
La dotazione finanziaria disponibile è di 16 milioni di euro. Di questi 9 sono destinati al bando dedicato alla creazione di posti di lavoro per gli under 30 che vogliono intraprendere questo mestiere. La misura prevede un premio di 40 mila euro per il tirocinio a bordo di un peschereccio adibito alla pesca costiera artigianale di proprietà di un pescatore professionista di almeno 50 anni di età. Stavolta possono beneficiare del contributo anche i parenti, proprio perchè si vuole valorizzare il passaggio intergenerazionale.
Il secondo bando è rivolto agli istituti alberghieri della regione. A loro sono destinati percorsi formativi di valorizzazione e conoscenza del pescato, soprattutto di quello meno richiesto dal mercato. Inoltre alcuni progetti riguardano i prodotti di acquacoltura, che pur avendo migliorato gli standard di qualità e sicurezza alimentare non risultano adeguatamente apprezzati dai consumatori. La dotazione per questa misura è pari a 400 mila euro.
L’altro bando si inquadra nell’ambito degli interventi per favorire la pesca sostenibile e per questo finanzia l’acquisto di attrezzature selettive, favorendo l’eliminazione graduale dei rigetti in mare che rappresentano uno spreco si risorse marine notevole. La dotazione complessiva è pari a oltre 2 milioni di euro, mentre il contributo è pari al 50% incrementato del 80% nel caso di pesca artigianale.
Con la Misura 1.40 viene destinato ai pescatori e alle loro organizzazioni (COGEPA) 1 milione e 800 mila euro per l’eliminazione dei rifiuti dal mare e il recupero degli attrezzi perduti, che rischiano di intrappolare le tartarughe o altri pesci o di restare in fondo al mare. Per avere un’idea basti pensare che ci vogliono quattro settimane per smaltire un fazzoletto di carta e trecento anni per i sacchi di plastica.
“Per anni le politiche comunitarie hanno annichilito il nostro sistema di pesca, portando all’estinzione del pescatore e all’assottigliamento della flotta peschereccia”, spiega l’assessore Bandiera. “Con queste cinque misure diamo un segnale concreto – prosegue l’Assessore – poiché non solo rimettiamo al centro la nostra pesca, fatta di piccole e medie imbarcazioni, ma restituiamo dignità all’intero comparto che rappresenta un settore strategico per l’economia dell’Isola. Mediante la formazione, l’innovazione, l’accorciamento della filiera e l’incremento degli addetti, riusciamo a dare delle risposte concrete ad una categoria che da anni ha lanciato un grido d’allarme ma soprattutto un grido d’abbandono”.
Secondo il Dirigente Generale della Pesca mediterranea Dario Cartabellotta “per decenni le politiche europee della pesca hanno sostenuto la rottamazione di barche e pescatori partendo dal teorema ‘meno pescatori in mare, maggiore salvaguardia delle risorse ittiche’: oggi, che si importa dall’estero il 70% del pesce che si consuma, finalmente si cambia rotta e il settore potrà ripartire con nuovo slancio e vitalità. Con i nuovi bandi del FEAMP – Fondo degli Affari Marittimi e della pesca, si incentiva l’insediamento dei giovani pescatori, la trasformazione ittica e la vendita diretta, l’economia del mare e delle aree costiere, il rapporto pesca e turismo, ma soprattutto si punta al valore pedagogico e antropologico del pescatore e alla sua identità marinara”.