Regno Unito: un coltello, una notizia falsa, una rivolta

Regno Unito: un coltello, una notizia falsa, una rivolta
di Giuseppe Miccoli
Il 29 luglio 2024, la tranquilla cittadina di Southport, nel Regno Unito, è diventata teatro di un tragico episodio: un attacco con coltello ha lasciato una scia di sangue e domande. Ma a colpire non è stata solo la lama. A ferire in modo altrettanto profondo è stata la disinformazione, diffusa con velocità virale attraverso i social media.
Nel giro di poche ore, l’attacco è stato strumentalizzato da vari gruppi online, che hanno diffuso ricostruzioni false e tendenziose: si parlava di moventi religiosi, di terrorismo, di complotti, senza che nessuna conferma ufficiale fosse stata ancora rilasciata. Post, reel e tweet infiammati hanno alimentato la rabbia, e in diverse città sono esplose rivolte spontanee, soprattutto in quartieri già segnati da tensioni razziali e sociali.
Le autorità hanno denunciato una diffusione “coordinata e mirata” di contenuti falsi, mirati a polarizzare l’opinione pubblica e ad alimentare scontri. Il governo britannico si è trovato di fronte all’ennesima dimostrazione di quanto i social, oggi, siano non solo strumenti di comunicazione, ma potenziali detonatori sociali.
In risposta, Downing Street ha annunciato di voler accelerare la revisione dell’Online Safety Act, la legge varata nel 2023 per regolamentare la sicurezza digitale. L’obiettivo è ora estendere i poteri delle autorità nel rimuovere tempestivamente contenuti pericolosi, ma anche chiedere alle piattaforme maggiori responsabilità nel filtrare la disinformazione in tempo reale.
Il dibattito è aperto: da un lato, c’è la necessità di proteggere i cittadini da campagne manipolative. Dall’altro, il rischio che leggi troppo ampie possano comprimere la libertà di espressione, soprattutto in un contesto in cui la definizione di “danno” online resta sfumata e spesso arbitraria.
L’attacco di Southport è l’ennesima dimostrazione che i social non amplificano solo le verità, ma anche le bugie. E quando le seconde arrivano prima, fanno più rumore, generano più click, e purtroppo, anche più caos.