Da oggi l’incantevole spiaggia di Scala dei Turchi di Realmonte, nell’Agrigentino, è di nuovo fruibile grazie all’intervento, in tempi rapidi, del governo Musumeci. Dal dicembre del 2017, a causa della caduta di alcuni massi, il Comune aveva interdetto con un’ordinanza il transito nell’unica via d’accesso a tutela dell’incolumità pubblica. Occorreva, quindi, mettere in sicurezza il tratto di litorale nei pressi di punta Maiata dove si erano registrati i cedimenti di roccia di marna bianca. Ed è stata la Regione Siciliana, attraverso l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, a intervenire senza indugi e a farsi carico delle procedure necessarie per riconsegnare a milioni di visitatori, nel più breve tempo possibile, quella che può essere a ragione ritenuta una delle perle del turismo mondiale, candidata a far parte del “Patrimonio dell’Umanità” dell’Unesco.
L’iter amministrativo ed esecutivo, considerato l’eccezionale interesse pubblico del sito, è stato completato in tempi rapidissimi. Dall’inserimento dell’intervento nella delibera della Giunta regionale di ottobre dell’anno scorso si è arrivati, in meno di venti giorni, a finanziare e approvare il progetto per un importo di 417 mila euro e giungere, in poco più di novanta giorni, all’aggiudicazione definitiva dei lavori, avviati con procedura d’urgenza nel marzo scorso. L’opera di consolidamento è durata cinque mesi e la riapertura della spiaggia, così come da programma, è potuta avvenire nel pieno della stagione estiva.
«Oggi – ha detto il governatore Musumeci, che per l’occasione si è recato a Scala dei Turchi insieme all’assessore al Territorio Toto Cordaro – siamo qui, in uno dei luoghi costieri della nostra isola più visitato, per un sopralluogo e per prendere atto con soddisfazione dell’efficienza che l’amministrazione regionale, attraverso la Struttura contro il dissesto idrogeologico e la Protezione civile, ha dimostrato in questa ennesima occasione. Abbiamo messo in sicurezza il luogo, abbiamo evitato che la frana potesse continuare ad alimentarsi e, naturalmente, terremo sotto controllo questa particolare area della nostra costa agrigentina».
Rivolgendosi ai presenti, il presidente della Regione ha aggiunto: «Volevo condividere con voi questa gioia, non soltanto perché abbiamo messo in sicurezza un luogo assai frequentato, ma anche perché abbiamo valorizzato un luogo turistico che deve essere di esempio catalizzatore, un polo di attrazione. La carta del turismo ce la stiamo giocando, e anche bene, rispetto alle altre regioni italiane. Però non bisogna cullarsi sugli allori. Servono servizi di qualità, serve una buona accoglienza, servono attenzioni particolari nei confronti dei nostri ospiti. Solo così cambia e si consolida la buona reputazione della nostra isola. E solo così diamo una spallata in positivo all’economia siciliana, e Dio sa quanto ce ne sia bisogno. Il governo sta facendo fino in fondo la propria parte e questa è la Sicilia che mi piace».
«La giornata di oggi – ha detto l’assessore Cordaro – costituisce la cartina di tornasole del metodo usato dal governo Musumeci: finanziamento, progettazione e realizzazione. In pochissimo tempo abbiamo restituito, con un’opera interamente concepita e realizzata dal nostro governo, uno degli angoli della Sicilia più famosi nel mondo alla fruizione sicura di cittadini e turisti».