Guardia Costiera e WWF Sicilia: liberata a Sciacca una tartaruga “Caretta Caretta”
Il personale militare della Guardia Costiera di Sciacca, insieme agli operatori specializzati del centro di recupero fauna selvatica e tartarughe marine di Cattolica Eraclea e ai volontari del WWF Sicilia Area Mediterranea ODV hanno rilasciato in mare una tartaruga marina della specie “Caretta Caretta” che, lo scorso 10 dicembre, era stata ritrovata in località “San Marco” del Comune di Sciacca, agonizzante e bisognosa di cure. L’esemplare di tartaruga, chiamata dai soccorritori “Gondola”, è stata curata prima nel centro di recupero di Cattolica Eraclea e successivamente nel centro specialistico di Lampedusa.
L’iniziativa, avvenuta nell’ambito della stretta collaborazione istituzionale tra la Guardia Costiera ed il WWF Italia, organizzazione che, tra i suoi compiti, svolge specifiche attività finalizzate alla ricerca ed alla conservazione delle tartarughe marine, è stata effettuata a circa 500 metri dalla costa, nelle acque antistanti la citata località “San Marco” e, al fine di permettere l’ottimale riuscita dell’operazione, ha visto l’impiego di 2 unità navali della Guardia Costiera di Sciacca e di un ulteriore mezzo nautico di supporto-logistico messo a disposizione dalla Lega Navale di Sciacca.
La tutela dell’ambiente marino e della relativa fauna rientra tra i principali compiti istituzionali della Guardia Costiera volti a proteggere il prezioso e delicato ecosistema naturale. Si ricorda che, da quest’anno, ogni cittadino ha la possibilità, mediante la nuova funzione “avvistamenti” dell’App “#PlasticFreeGC”, nata nell’ambito di un progetto di comunicazione ed educazione ambientale sul contrasto alla dispersione delle microplastiche in mare lanciato dal Comando generale della Guardia Costiera nel 2019 su diretto mandato dell’allora Ministero dell’Ambiente, di segnalare in diretta, attraverso il proprio smarthphone, la presenza in mare di particolari specie marine. Le informazioni così ricevute confluiscono presso la Centrale Operativa del Comando Generale della Guardia Costiera a Roma per essere sottoposte alla successiva verifica scientifica da parte dell’Istituto Tethys ONLUS.