Seafuture, premiati i progetti per proteggere il mare

C’è “Fido”, il veicolo marino che durante il tragitto analizza l’aria in prossimità della superficie dell’acqua, poi c’è l’idrofono per far conoscere il paesaggio sonoro sottomarino e il progetto Mare nostrum per la raccolta, classificazione e analisi dei rifiuti buttati in mare.

Sono tre progetti presentati dagli allievi di tre istituti scolastici (Cappellini N. Sauro della Spezia, Galileo Galilei di Livorno e Parentucelli Arzelà di Sarzana), ai quali alla Spezia è stato assegnato il premio Seafuture Awards 2018 che per la prima volta ha incluso anche le scuole superiori. E sono state premiate anche le tesi di tre laureati, sempre legate alle tecnologie per il mare. Tutti progetti che potrebbero diventare realtà concrete. In alcuni casi ci sono già i prototipi, in altri gli organizzatori di Seafuture, la manifestazione biennale organizzata all’interno dell’Arsenale militare della Spezia sulle tecnologie del mare e la sostenibilità ambientale del mare, che si è svolta lo scorso giugno, stanno lavorando per riuscire a supportare i giovani e concretizzare le idee.

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