“SeaGlasses”, occhiali da sole per salvare il mare: la plastica da rifiuto diventa risorsa

Si chiama “SeaGlasses”, il progetto di economia circolare che prevede il recupero della plastica dal mare e la sua trasformazione in occhiali da sole attraverso la stampa 3D. Si tratta di un progetto concepito da Leonardo D’Imporzano, giornalista, divulgatore scientifico free-lance e “Tridente d’Oro”, in qualità di fondatore di 5 Terre Academy, per ridare nuova vita a materiale proveniente da reti e attrezzi da pesca persi o abbandonati e rifiuti plastici recuperati in mare.

Ogni occhiale avrà il suo certificato di origine che permetterà di sapere quale sia la zona di provenienza della plastica, la quantità utilizzata e il numero progressivo di lavorazione. Il progetto prevede il recupero dei rifiuti dal mare e la divisione esclusivamente per colore, la triturazione in “pellet” e la trasformazione in filamenti per stampanti 3D senza l’aggiunta di coloranti o di altri additivi chimici, trasformando pertanto ogni singolo prodotto finito in un occhiale composto da circa 15 grammi di plastica unico per colore e produzione.

I rifiuti costituiscono una delle principali minacce agli ecosistemi marini e rappresentano un rischio crescente alla biodiversità, l’ambiente, l’economia e la salute. Il Mediterraneo rappresenta solo l’1% delle acque internazionali eppure ospita il 7% di tutte le microplastiche del Pianeta. Secondo le previsioni del Wwf entro il 2050, nei mari del mondo ci sarà più plastica che pesce e il Mediterraneo rappresenta un’area trappola con livelli record di inquinamento da microplastiche che minacciano la vita marina e la salute umana. In relazione a questo scenario dalle tinte fosche il progetto “SeaGlasses” apre nuovi e interessanti orizzonti nell’ambito della “blue economy”.

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