Seatrade Cruise Global, i porti della Sicilia occidentale arrivano a Miami: all’inaugurazione il viceministro Rixi

Si è inaugurato ieri a Miami il Seatrade Cruise Global, la più importante fiera al mondo del settore crocieristico. L’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale è presente nello stand “CruiseItaly, organizzato da Assoporti, condiviso con le altre autorità italiane e inaugurato dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi.

Il viceministro ha partecipato alla manifestazione “Oscar dei porti”, dove l’AdSP ha ricevuto un premio, ritirato dal segretario generale Luca Lupi, per i risultati ottenuti e per il traffico crocieristico in costante ascesa. Nel 2023 il porto di Palermo ha sfiorato il milione di crocieristi con 220 approdi e nel 2024 si prevede un aumento di accosti superiore di circa l’8%.

Un successo di squadra che coinvolge le donne e gli uomini dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale e la West Sicilia Gate, la società che gestisce i nostri terminal – ha commentato LupiNumeri che hanno permesso a Palermo di diventare il quarto porto d’Italia nel 2023 e permetterà, nell’anno in corso, di far parte del ristretto numero di scali che supereranno il milione di passeggeri crocieristi. Il nostro lavoro di infrastrutturazione e di realizzazione di strutture ricettive continua a pagare“.

Il viceministro, invece, ha sfiorato la riforma dei porti che il governo sta portando avanti: “Non voglio che il dibattito sulla riforma diventi scontro politico. Il mare non è né di destra né di sinistra né di centro. Il mare è mare. Comunque. Ed è una risorsa vitale per il nostro paese – ha detto RixiUn settore che regge bene: stiamo cercando di dare una spinta molto forte per rinforzare la filiera industriale e la cantieristica assieme a Fincantieri con ragionamenti forti sugli stabilimenti di Palermo, Castellammare di Stabia e Ancona. L’Italia negli ultimi anni ha fatto cose che non era mai riuscita a fare prima ma ha bisogno di crescere nella reputazione. La Germania, anche se non corre più come un tempo, viene sempre riconosciuta per qualità ed efficienza: l’Italia deve conquistarsi questo tipo di reputazione, non può essere un’eterna aspirante“.

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