Sgravi contributivi: pescatori in rivolta. Arrivano le rassicurazioni dei ministeri

Dopo le agitazioni sindacali di questi ultimi giorni, in merito alla sospensione dell’applicazione degli sgravi contributivi alle imprese che esercitano la pesca costiera e la pesca nelle acque interne e lagunari, arrivano finalmente le rassicurazioni dei ministeri delle politiche agricole e del lavoro: il regime agevolato potrà continuare ad essere applicato.

La sospensione aveva messo in subbuglio gli operatori del settore a livello nazionale, generando le proteste di molte marinerie siciliane. Adesso, invece, possono tirare un sospiro di sollievo.

La notizia è stata resa nota proprio ieri in serata dai ministri Poletti e Martina. Grazie alla collaborazione con gli enti coinvolti “è stata individuata una soluzione per garantire l’attuazione del regime contributivo previsto per il settore della pesca dall’ultima legge di bilancio”, si legge in una nota diramata alle agenzie. “Nei prossimi giorni, infatti, sarà emanata e resa operativa una circolare che, tenendo conto che la legge di bilancio 2018 fissa lo sgravio contributivo al 45,07%, chiarisce le modalità per l’applicazione della misura. Si sta avviando in queste ore, inoltre, la necessaria interlocuzione con le istituzioni europee per dare ulteriore stabilità allo strumento”.

La vicenda si inquadra nell’ambito della direttiva sugli aiuti di stato. L’Unione europea, infatti, non si è pronunciata sulla legge 30 del 1998 che ha istituito gli sgravi sugli oneri che i pescatori devono versare ogni anno all’Inail e all’Inps. Da qui l’emanazione della circolare di sospensione da parte dell’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, il 18 gennaio scorso, proprio in vista della scadenza contributiva del 16 febbraio prossimo.

La mobilitazione dei sindacati di categoria e l’intervento dei ministeri sembra aver risolto la situazione in modo definitivo. “Seguiremo con attenzione la reale applicazione della soluzione annunciata per assicurare continuità al regime contributivo per la pesca, anche con l’intervento presso le istituzioni europee per mettere a regime la misura”, dichiara l’Alleanza Cooperative pesca.

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