Shipping, Assarmatori “Intempestive le misure di decarbonizzazione Ue”

Decarbonizzare il trasporto marittimo è anche l’obiettivo di gran parte degli armatori di tutto il mondo “tuttavia alcune misure proposte della Commissione UE,e cioè il noto pacchetto “Fit for 55″, appaiono intempestive rispetto alle disponibilità su larga scala di combustibili atti a soddisfare la transizione energetica”.

 

Lo ha detto il segretario generale di Assarmatori, Alberto Rossi, nell’audizione al Dipartimento politiche europee della Presidenza del Consiglio.

 

“Tali regole – spiega – imporrebbero un insostenibile incremento dei costi del trasporto che vanno valutati specialmente nel nostro paese che per la sua conformazione territoriale dipende dal mare”. E ci sarebbe anche il rischio per i porti italiani di perdere competitività, “con il concreto rischio di delocalizzazione dei traffici a beneficio dei porti del nord Africa” aggiunge Rossi. Con il pacchetto Fit for 55 l’Unione Europea intende ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni e raggiungere la carbon neutrality nel 2050.

 

“Obiettivi per lo shipping sensibilmente più stringenti e più ravvicinati nel tempo rispetto a quelli, già sfidanti, delineati recentemente dall’Imo”- sottolinea Rossi aggiungendo che-  “le tecnologie attualmente disponibili e, particolarmente in Italia, le attuali (e anche prospettiche nel medio termine) infrastrutture di produzione e stoccaggio non garantiscono le quantità necessarie di carburanti green entro le scadenze proposte dalla Commissione e anche il ricambio delle flotte richiede tempi difficilmente compatibili con quelli ipotizzati”.

 

A proposito delle tecnologie “né l’idrogeno, né l’ammoniaca sono alternative immediatamente praticabili – ha detto Rossi – e soltanto il 12% delle navi in costruzione a livello mondiale prevede motorizzazioni con dual-fuel”.

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