Sicurezza delle navi da pesca, dal Consiglio dei ministri l’ok alla ratifica dell’accordo
Il Consiglio dei ministri, nei giorni scorsi, ha approvato il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’Accordo di Città del Capo del 2012 sull’attuazione delle disposizioni del Protocollo del 1993 relativo alla Convenzione internazionale di Torremolinos del 1977 sulla sicurezza delle navi da pesca, con Annesso, fatto a Città del Capo l’11 ottobre 2012.
Come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi al termine della riunione, “l’Accordo di Città del Capo del 2012, adottato nell’ambito della Conferenza diplomatica dell’Organizzazione marittima internazionale (IMO), contiene disposizioni su progettazione, costruzione ed equipaggiamento dei pescherecci, al fine di definire gli standard di sicurezza degli equipaggi e fornire condizioni di parità per l’industria. L’Unione europea, pur avendo disciplinato la materia in trattazione, ha previsto l’applicazione delle disposizioni relative alle norme di sicurezza del protocollo di Torremolinos a tutte le navi da pesca di lunghezza pari o superiore a 24 metri“.
“L’Accordo – viene rimarcato –, quale strumento vincolante di livello internazionale, fornirà un regime obbligatorio e renderà più facile il controllo e l’attuazione di un monitoraggio efficace dei pescherecci, includendo i requisiti internazionali obbligatori per la stabilità e la navigabilità, i macchinari e gli impianti elettrici, i dispositivi di salvataggio, le apparecchiature di comunicazione e la sicurezza antincendio, nonché per la costruzione di pescherecci, per tutte le unità di lunghezza pari o superiore a 24 metri o di equivalente tonnellaggio lordo. Ciò in analogia a quanto avviene per le altre tipologie di navi che svolgono attività commerciali, diminuendo conseguentemente le pratiche che mettono a rischio la vita degli equipaggi“.