Social media: le novità di gennaio 2024 tra esperimenti e nuove direzioni

Social media: le novità di gennaio 2024 tra esperimenti e nuove direzioni
di Giuseppe Miccoli

Il 2024 si è aperto con una serie di aggiornamenti che raccontano bene la direzione sempre più frammentata e sperimentale dell’ecosistema social. Le principali piattaforme hanno lanciato nuove funzionalità, test e revisioni di policy che anticipano le sfide di quest’anno.

Su TikTok, la parola d’ordine è accessibilità globale. A gennaio la piattaforma ha introdotto strumenti di traduzione automatica per testi e didascalie, supportando lingue come italiano, inglese, spagnolo, tedesco, coreano e giapponese. L’obiettivo è chiaro: abbattere le barriere linguistiche e facilitare la diffusione virale dei contenuti su scala mondiale. In parallelo, TikTok ha ampliato il limite delle didascalie, che ora possono arrivare fino a 2.200 caratteri, permettendo agli utenti di raccontare storie più complesse, arricchendo così il formato video breve con narrazioni più articolate.

Instagram prosegue invece il suo tentativo di bilanciare socialità pubblica e spazi più intimi. A gennaio ha avviato il test di Flipside, una funzione che consente agli utenti di creare un profilo secondario visibile solo a una cerchia ristretta di contatti. Una risposta alla crescente richiesta di privacy selettiva da parte degli utenti. In parallelo, la piattaforma ha introdotto anche la possibilità di annullare il caricamento delle storie prima della pubblicazione definitiva e sta sperimentando le collezioni pubbliche, che permettono di condividere raccolte tematiche di contenuti.

X (ex Twitter), sotto la guida di Elon Musk, continua il suo processo di ristrutturazione. A gennaio è stato reintrodotto il titolo nei link, elemento che migliora la chiarezza delle anteprime dopo mesi di rimozione. Inoltre, per gli abbonati premium è stata aggiunta la possibilità di pubblicare offerte di lavoro direttamente sui profili, un primo passo verso l’integrazione di funzioni più professionali nella piattaforma.

Infine, in casa Meta si registra un intervento sulla moderazione: a gennaio l’azienda ha rivisto le sue policy, riducendo alcune restrizioni sui contenuti politici e affidandosi maggiormente a sistemi di fact-checking comunitario. Un cambio che, secondo i primi dati, ha diminuito gli errori di moderazione ma aumentato la presenza di contenuti controversi.

Quattro segnali, quattro direzioni diverse, ma un filo comune: nel 2024 le piattaforme cercano nuove formule per mantenere alto l’engagement, rispondendo alle spinte — spesso divergenti — di utenti, legislatori e investitori.

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