Sostegno alle marinerie siciliane- Tardino (Lega): Fatti e non parole
Intervento dell’eurodeputato siciliana della Lega Annalisa Tardino
in merito ai tavoli tecnici voluti dal
Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova
con le marinerie siciliane in merito a due importanti provvedimenti europei
sulle restrizioni per la pesca a strascico nel Canale di Sicilia e il Regolamento controlli
Sottolinea l’eurodeputato come questi interventi
“mischiano provvedimenti normativi diversi fra loro,
e annunciano come nuovi impegni già assunti.
Ci fa, infatti, sorridere il tentativo di imbastire tavoli “tecnici” incompleti,
quando in Europa c’è un’intera delegazione di deputati siciliani in Commissione Pesca
che porta avanti la questione, lavorando nelle opportune sedi istituzionali,
e che ha investito delle diverse problematiche il Ministro Bellanova
e il direttore Rigillo già settimane fa.
Beninteso che è giusto dare ai rappresentanti di categoria
la possibilità di incontrare la Ministra
– anche se pare che alcune sigle siano state escluse-
sarebbe stato utile, oltre che opportuno, far intervenire,
anche solo per fare un po’ di chiarezza, chi si sta occupando di queste materie.
Evidentemente, però, il coordinamento delle forze politiche,
soprattutto con quelle che lavorano da mesi nelle sedi adatte,
sfugge a chi è sempre in cerca di protagonismo
e ritiene importante comunicare prima ancora che fare,
e pur sapendo di non poter fare, anche quando
si sconoscono dettagli e aggiornamenti.
Parliamo, infatti, di due provvedimenti diversi, con due iter diversi.
Da un canto il Regolamento n. 2019/982, già entrato in vigore
e relativo alle restrizioni per la pesca a strascico nel Canale di Sicilia e,
dall’altro, il Regolamento “controlli”, relativo anche all’installazione
delle telecamere a bordo,
ancora oggetto di negoziato inter-istituzionale e, quindi, non definitivo.
Per il primo, abbiamo chiesto di commissionare nuovi studi scientifici
al fine di valutare lo stato degli stock del Mediterraneo
e di procedere alla revisione della raccomandazione
già nel corso del 2020, unica strada possibile.
Per il secondo, già da mesi portiamo avanti in maniera compatta
una seria opposizione a questa ed altre misure contenute nel Regolamento Controlli,
fortemente voluti dalla Commissione europea.
Siamo in attesa di ricevere risposte concrete dai tecnici della Commissione,
e contiamo di riuscire ad ottenere un testo migliorativo rispetto al precedente.
In altri termini, fatti e non solo parole.”