Stato di calamità per Lampedusa e Linosa, Federalberghi: “Musumeci lo estenda a tutte le Isole Minori”
Arriva lo stato di calamità per le isole di Lampedusa e Linosa.
A dichiararlo è il governo regionale capitanato da Nello Musumeci, che ha accolto nella seduta di oggi l’allarme lanciato dall’amministrazione comunale sulle disastrose conseguenze di natura economica provocate dall’emergenza Covid.
Contestualmente la Giunta regionale ha chiesto alla presidenza del Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato d’emergenza sulle due isole. Già nella mattinata di oggi il governatore aveva sottoposto il tema delle difficoltà di Lampedusa all’attenzione del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
“Le misure prese a livello nazionale per contenere il diffondersi del contagio – evidenzia Musumeci – hanno generato nel tessuto economico di questi territori il blocco totale di tutte le attività legate alla pesca e alla commercializzazione del pescato. Inoltre, durante il periodo del lockdown, si sono registrati danni ingenti al settore turistico a causa della cancellazione dei voli e del divieto di spostamento tra le regioni. Tutto ciò ha portato al collasso l’intero tessuto produttivo locale, generando una crisi sociale ed economica che necessita di misure straordinarie“.
“Tutti stati emergenziali – fa notare il governatore siciliano – a cui la Regione non può far fronte da sola, non potendo nemmeno utilizzare quegli strumenti come sgravi fiscali, sospensione dei contributi e agevolazioni, che consentirebbero la ripresa economica. La straordinarietà della sofferenza economica e sociale – ha concluso Musumeci – richiede un’adeguata risposta per scongiurare sulle due isole rischi seri e senza precedenti per la coesione civile“.
Federalberghi Isole Minori
Federalberghi Isole Minori della Sicilia accoglie con favore l’iniziativa del Governo Musumeci di chiedere lo stato di calamità e quindi misure economiche straordinarie per Lampedusa e Linosa e auspica che questa venga estesa anche alle altre isole della Sicilia.
La delibera della giunta regionale con contestuale richiesta alla presidenza del consiglio dei ministri deriva dagli ingenti danni causati sull’economia locale dalle restrizioni imposte per contenere il diffondersi del contagio.
Le isole della Sicilia sono a trazione turistica e il 50% della stagione è ormai andato in fumo, mentre per i mesi di luglio, agosto e settembre si prevedono dei cali di fatturato significativi rispetto al 2019. Questi, non consentiranno alle imprese stagionali delle isole minori di coprire i costi di gestione, parte dei quali insistono su base annuale. L’economia delle piccole isole dipende quasi esclusivamente dagli effetti diretti, indiretti e indotti derivanti dal turismo i cui flussi, anche per il 2021 si attende un forte calo rispetto al 2019. Alcune isole sono a rischio spopolamento e in altre si sono già registrati grossi disagi sociali che a partire dai primi mesi invernali saranno sicuramene amplificati.
“Occorre una fiscalità di vantaggio e misure per incentivare la creazione di occupazione per evitare di ripiombare in una nuova perdurante e ancor più grave crisi economica di quella precedente, con pesanti strascichi negli anni a venire – sostiene Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia – . Chiediamo al Governo Musumeci di perorare la causa della doppia insularità delle nostre isole presso il governo nazionale, affinché ne vengano adeguatamente riconosciute le peculiarità e gli svantaggi socio-economici e strutturali già sanciti dal trattato di funzionamento dell’UE e siano assegnate quelle misure speciali che ad oggi non sono state previste né in ambito regionale né tantomeno dal Governo Conte”.