Telegram cambia rotta: la Piattaforma collabora con le Autorità
Il colosso della messaggistica istantanea cambia i termini di contratto abbandonando la sua precedente politica, e inizia a collaborare con le Autorità.
Telegram, da sempre considerata una fortezza per la comunicazione sicura, ha deciso di modificare la sua politica.
Il CEO di Telegram, Pavel Durov, in seguito al suo arresto in Francia e alle crescenti pressioni internazionali, ha annunciato nel suo Canale Telegram l’implementazione di nuovi strumenti di controllo, apportando cambiamenti ai Termini di Servizio e all’Informativa sulla Privacy, assicurandosi che siano coerenti con tutto il mondo.
Inoltre, annuncia la collaborazione con le autorità competenti, fornendo loro gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti.
Search on Telegram is more powerful than in other messaging apps because it allows users to find public channels and bots. Unfortunately, this feature has been abused by people who violated our Terms of Service to sell illegal goods.
Over the last few weeks, a dedicated team of moderators, leveraging AI, has made Telegram Search much safer. All the problematic content we identified in Search is no longer accessible. If you still manage to find something unsafe or illegal in Telegram Search, please report it to us via @SearchReport.
To further deter criminals from abusing Telegram Search, we have updated our Terms of Service and Privacy Policy, ensuring they are consistent across the world. We’ve made it clear that the IP addresses and phone numbers of those who violate our rules can be disclosed to relevant authorities in response to valid legal requests.
These measures should discourage criminals. Telegram Search is meant for finding friends and discovering news, not for promoting illegal goods. We won’t let bad actors jeopardize the integrity of our platform for almost a billion users.
Perché il cambio di rotta?
Le motivazioni che hanno spinto Pavel Durov a prendere questa decisione sono molteplici.
Innanzitutto, le crescenti preoccupazioni legate all’utilizzo di Telegram da parte di gruppi criminali e terroristici: infatti, l’arresto del CEO avvenuto in Francia lo scorso 24 Agosto, è dovuto a un’indagine condotta su reati legati alla pornografia infantile, al traffico di droga e alle transazioni fraudolente sulla piattaforma.
Inoltre, la necessità di adeguarsi a normative sempre più stringenti in materia di privacy e sicurezza informatica ha giocato un ruolo fondamentale.
Come dichiara lo stesso Durov, le nuove misure adottate dovrebbero scoraggiare ulteriormente i criminali dall’abuso della funzione Cerca su Telegram, sfruttata da malintenzionati per promuovere beni illegali, quando invece era stata pensata per trovare amici e scoprire novità.
Si tratta di un cambiamento significativo della precedente politica, che aveva consentito l’utilizzo dell’app di messaggistica da parte di gruppi criminali ed estremisti.
Secondo il fondatore di Telegram, la piattaforma nelle ultime settimane ha impiegato l’utilizzo di strumenti di Intelligenza Artificiale, che hanno reso la funzione di ricerca più sicura e invita gli utenti a segnalare eventuali contenuti illegali o pericolosi tramite @SearchReport.
Per concludere…
Il cambiamento di rotta di Telegram rappresenta un punto di svolta nel dibattito sulla privacy online, preparandosi ad affrontare nuove sfide e opportunità legate alla sicurezza e alla privacy.
Con il recente aggiornamento dei Termini di Servizio e dell’Informativa sulla Privacy, il focus dell’azienda non è solo scoraggiare le attività criminali, ma anche costruire un ambiente più controllato e sicuro per gli utenti iscritti.
“Non lasceremo che i malintenzionati mettano a repentaglio l’integrità della nostra piattaforma per quasi un miliardo di utenti”, dichiara il CEO di Telegram.