Il tempo online diminuisce: eppure restiamo prigionieri del feed

I dati di We Are Social confermano una tendenza già in atto: il tempo speso online diminuisce, anche se di poco — soltanto due minuti al giorno rispetto a gennaio — ma quanto basta per interrogarci sul senso di questa battuta d’arresto.

Siamo veramente meno immersi nel flusso digitale, o semplicemente consapevoli della nostra stanchezza? Il dato globale — 6 ore e 35 minuti al giorno di connessione — appare comunque impressionante: quasi un quarto della giornata trascorsa su uno schermo.

È un tempo che non possiamo ignorare. Alimentiamo il paradosso di una liberazione che inquieta: meno tempo online, certo, ma con un’intensità che lacera i ritmi della vita. Luci blu che accecano, notifiche che deragliano la coscienza.

E mentre l’India segna un balzo nella penetrazione di Internet (oltre il 50 % della popolazione raggiunta) — simbolo di progresso ma anche di nuovi vincoli digitali — ci chiediamo: quanto spazio resta per il silenzio, il pensiero lento, la parola non ridotta a emoji?

Lasciamo che la riduzione sia un’opportunità, non un segnale di disconnessione consapevole.

Giuseppe Miccoli

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