Trasporto marittimo, aumenta il costo dei biglietti per le Isole minori: scattano le proteste

Fine settimana ricco di tensioni per i residenti e gli operatori delle Isole minori siciliane. Non è passata certamente inosservata la notizia dell’aumento del 10% delle tariffe dei collegamenti marittimi previsto a partire da domani, martedì 1° aprile.
Ad annunciarlo era stata la Società di Navigazione Siciliana, a causa del riequilibrio tra entrate e uscite previsto dalla convenzione in essere col Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la gestione dell’ex Siremar, in attesa di altre soluzioni che potrebbero scaturire dai prossimi incontri con lo stesso Mit per scongiurare la necessità di ulteriori aumenti.
Il Comitato per i diritti dell’isola di Marettimo
“Apprendiamo dagli organi di stampa la decisione delle compagnie di navigazione di aumentare il costo del biglietto del 10% a partire dal primo di aprile“, queste le parole del Comitato per i diritti dell’isola di Marettimo. “Sperando in uno scherzo di cattivo gusto, vista la coincidenza delle data, intendiamo protestare a nome della comunità dell’isola facendo rilevare quanto sia già molto caro il costo del biglietto per raggiungere Marettimo la più lontana dell’arcipelago delle Egadi“.
L’aumento comporterà un aggravio a quanti, non residenti , familiari, lavoratori pendolari e visitatori, vorranno raggiungere Marettimo. “Già una situazione insostenibile per un costo del biglietto – fra l’altro con assurde differenze significative fra corse regionali e statali – € 17,35 (Regionali) e € 26,45 (Statali) tratta di sola andata“. Il “Comitato Marettimo”, che nei prossimi giorni parlerà con il Commissario straordinario del Comune di Favignana – Isole Egadi, intende portare avanti tutte le iniziative necessarie per portare all’attenzione delle istituzione questa ed altre questioni di vitale importanza per la comunità dell’isola, intraprendendo forme di collaborazione con altre realtà associative di altre piccole isole della Sicilia
La posizione del Codacons
Anche il Codacons si unisce con forza alla protesta di residenti, lavoratori e operatori turistici delle isole minori siciliane contro l’annunciato aumento del 10% delle tariffe dei collegamenti marittimi previsto a partire dal 1° aprile. Un rincaro che rischia di trasformare un servizio essenziale in un lusso per pochi, colpendo in modo pesante chi vive quotidianamente le difficoltà legate all’insularità.
“Un prezzo che già oggi è insostenibile diventa, con questo aumento, semplicemente proibitivo – dichiara Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons –. Non si può continuare a ignorare il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale per migliaia di cittadini, né si può scaricare il peso di scelte discutibili su famiglie, studenti, lavoratori pendolari e attività locali che si preparano ad affrontare la stagione estiva“.
Il Codacons denuncia l’assenza di un’adeguata concertazione con le comunità locali e chiede con urgenza l’intervento del governo regionale per fermare questo ennesimo aumento. “Il presidente della Regione Siciliana deve assumersi la responsabilità politica di quanto sta accadendo – prosegue Tanasi –. Serve un tavolo immediato con compagnie di navigazione, Ministero dei Trasporti, amministratori locali e associazioni dei consumatori. Non si può restare in silenzio mentre si compromette l’accessibilità delle isole e si danneggia gravemente l’economia turistica“.
Il Codacons è pronto a intraprendere ogni azione utile per bloccare questo rincaro e tutelare i diritti dei cittadini. “Le isole minori non possono diventare territori di serie B. Chiediamo soluzioni strutturali e investimenti concreti per garantire collegamenti regolari, accessibili e sostenibili, nel rispetto dei diritti di tutti“.