Trasporto marittimo, Grecia prima e Italia 26esima: il rapporto UNCTAD

La Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD) ha stilato il rapporto annuale sul trasporto marittimo. La Grecia si conferma prima, con 4.870 navi, una capacità di trasporto totale di 384.430.215 tonnellate di stazza lorda e una quota della flotta globale al 17,63%. L’Italia è al 26esimo posto.

Il rapporto è composto da sette capitoli che trattano il quadro della flotta globale, il commercio marittimo, lo stato dei porti e delle infrastrutture per il commercio marittimo, le tariffe di nolo e i costi di trasporto e le questioni e ambientali.

Dai dati, nel periodo 2014-2022, i 12 paesi con le flotte più grandi sono rimasti gli stessi. La Grecia è ulteriormente avanzata, mentre la Cina ha superato il Giappone. Nel 2014 la Grecia aveva una quota del 14,8%. Il Giappone da quasi il 14% è sceso al 10,85%. La Cina invece ha migliorato la sua posizione dal 9% del 2014 al 12,74% nel 2022.

Da gennaio 2021 a gennaio 2022, tra i primi 25 Paesi, la Svizzera ha registrato il maggior incremento della capacità di carico della sua flotta (17%), seguita dalla Cina con il 13%. La Cina ha registrato l’incremento di quota maggiore, 1,09%, seguita da Svizzera, Hong Kong e Repubblica di Corea.

Il commercio marittimo internazionale è cresciuto del 3,2% nel 2021, dopo un calo del 3,8% nel 2020. Per quest’anno la crescita prevista è del +1,4%. Nel periodo 2023-2027, il commercio marittimo globale dovrebbe crescere a un tasso annuo del 2,1%, più lento della media dei tre decenni precedenti (3,3%).

Per quanto riguarda l’ambiente, il rapporto sottolinea la necessità di un quadro normativo globale per facilitare gli investimenti nella decarbonizzazione e di adeguare i porti alle conseguenze del cambiamento climatico, soprattutto nei paesi più vulnerabili.

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