Tuna Clip, la Tonnara di Monte Cofano e i racconti sui rais di Bonagia CLICCA PER IL VIDEO
Si conclude lungo la costa trapanese il viaggio di Tuna Clip, il format a cura del Dipartimento della pesca mediterranea della Regione Siciliana e realizzato nell’ambito del progetto Accademia del tonno rosso in Sicilia. Tra i resti delle tonnare e i racconti di memorie storiche e vecchi tonnaroti abbiamo rivissuto uno dei periodi più floridi per la pesca siciliana, quando queste strutture erano ancora il cuore pulsante dei borghi marinari.
Per l’ultima puntata di Tuna Clip siamo andati alla scoperta della Tonnara di Cofano, immersa nello splendido paesaggio della Riserva Naturalistica di Monte Cofano, per poi spostarci tra i pescatori del borgo di Bonagia.
“E’ importante rilanciare e valorizzare i borghi marinari. Stiamo cercando anche di dare respiro a tutte le tonnare“. A dichiararlo è Alberto Pulizzi, dirigente generale del Dipartimento della pesca mediterranea. “Ci sono borghi e tonnare che per varie ragioni sono conservate meglio. Altre hanno avuto meno fortuna. Cercheremo – aggiunge – di avviare una serie di attività anche di valorizzazione storica e culturale per raggiungere quell’uniformità mediterranea e sicula tipica del tonno rosso“.
LA RISERVA DI MONTECOFANO E LA SUA TONNARA
Natura sconfinata, mare cristallino, misteri e leggende: è così che si presenta la Riserva Naturalistica di Monte Cofano, a pochi passi da Custonaci. Al suo interno si erge si erge un pezzo di storia secolare che si intreccia con una delle tradizioni tipiche della costa trapanese, il tonno rosso. La Tonnara di Cofano una delle più importanti e pescose del territorio, ha infatti una lunga storia che si concluse negli ultimi anni dell’800, quando cessò la sua attività. Oggi della tonnara restano solo i suoi ricordi, custoditi e raccontati nel museo adibito propria al suo interno.
“E’ l’unica in Sicilia ad avere una forma elicoidale. La torre è di origine saracena e ha delle mura molto spesse“. A farci un suo breve excursus storico è stato Baldassarre Mazzoncello, funzionario direttivo del Servizio 17 del Dipartimento dello Sviliuppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana.
La torre faceva parte in passato di un sistema di strutture simili dislocate sul lungomare, con l’obiettivo di proteggere il territorio in caso di incursioni da parte dei corsari o dei pirati. Il sistema di comunicazione era ben definito.
Di proprietà della Famiglia Bosco dal 1404, raggiunse il suo momento di fortuna intorno alla meta del XVI secolo, quando Cosimo del Bosco stipulò con l’Università di Monte San Giuliano un contratto di concessione per costruire una torre e il marfaragio per la tonnara. “Adiacente alla torre ci sono le case dei tonnarotti – ha spiegato Mazzoncello – Quando era giorno di mattanza veniva posta una bandiera sulla cima della torre“.
IL BORGO DI BONAGIA E I SUOI PESCATORI
Arrivando a Bonagia è subito visibile la torre saracena della tonnara, che si sviluppa intorno a un tipico baglio, con una grande corte centrale. Come si evince dal nome, il borgo è profondamente legato alla pesca e soprattutto alla mattanza del tonno rosso.
In giro per Bonagia abbiamo raccolto testimonianze e ricordi, facendoci raccontare anche le storie di alcuni rais.
RICETTA
Per la puntata di oggi, il piatto scelto dal nostro chef, Roberto Cascino, è lo sformatino di anelletti con tonno. Una ricetta semplice con protagonista il re del Mediterraneo, il tonno rosso. Una preparazione gustosa, per tutti i palati, e pensata per soddisfare tutta la famiglia. Per riprodurla, conoscere gli ingredienti, tutti i segreti e le curiosità basta vedere la puntata.