Tutela della biodiversità e cooperazione tra Aree Marine Protette della Sicilia occidentale e di Malta: incontro operativo del progetto AMPPA.
Contribuire a proteggere e salvaguardare la biodiversità marina e terrestre delle AMP delle due isole (Sicilia-Malta) attraverso la creazione di sistemi e servizi per la protezione ed il ripristino della biodiversità transfrontaliera. Questo l’obiettivo principale del progetto “AMPPA – Aree Marine Protette e Pesca Artigianale. Gestione integrata attraverso la sensibilizzazione ed educazione ambientale” finanziato nell’ambito del Programma INTERREG V-A Italia-Malta.
Sabato 23 e domenica 24 ottobre a Favignana e Marsala si è svolta una due giorni di lavori che ha visto coinvolti tutti i partners – italiani e maltesi – e i tecnici di progetto per programmare le diverse azioni transfrontaliere che prevedono attività di informazione e sensibilizzazione su una corretta fruizione del patrimonio naturale; il rafforzamento e la creazione di centri di informazione ambientale; la riduzione dell’impatto degli attrezzi della piccola pesca sulla biodiversità; lo scambio di esperienze, buone pratiche ed uniformità normative; un’indagine e ricerca finalizzate alla redazione di “Regolamento di Esecuzione ed Organizzazione” dell’AMP.
A partecipare agli incontri il direttore dell’Area Marina Protetta Isole Egadi Salvatore Livreri Console, la Responsabile U.O. Monitoraggio Ilaria Rinaudo, Davide Bruno, direttore dell’Area marina protetta isola di Ustica, Angelo La Pillo funzionario del Dipartimento regionale della Pesca Mediterranea, il sindaco di Gharb David Apap, la segretaria esecutiva di Gharb Lucienne Haber, il sindaco di Ghajnsielem Kevin Cauchi, il coordinatore di progetto Giovanni Borsellino, il responsabile amministrativo Giuseppe Sanfilippo, la responsabile della comunicazione Audrey Vitale.
“Siamo felici di aver accolto i partners di progetto – ha affermato il direttore Salvatore Livreri Console – _è stato un proficuo incontro che ci permette di mettere un importante tassello per la costituzione di una solida rete tra aree marine protette per una gestione integrata che coinvolga gli operatori e rafforzi le sue azioni a tutela della biodiversità marina e terrestre”.