Ucraina, Ics: “Russi e ucraini 14,5% dei marittimi del mondo”

Il 10,5% dei marittimi imbarcati sulla flotta mercantile mondiale sono russi.

In tutto 198.123 di cui 71.652 ufficiali e 126.451 comuni. Numeri elevanti anche per i marittimi ucraini che sono 76.442 (il 4% del totale), di cui 47.058 ufficiali e 29.383 comuni. Insieme rappresentano il 14,5% della forza lavoro di 1,89 milioni di marittimi che operano oltre 74.000 navi nella flotta mercantile globale. Ics, l’International chamber of shipping, che rappresenta l’80% della flotta mercantile mondiale, sottolinea il dato contenuto nel report sulla forza lavoro dei marittimi nel 2021, pubblicato con Bimco, e avverte del rischio di un’interruzione nella catena di approvvigionamento se fosse ostacolata la libera circolazione dei marittimi russi e ucraini.

 

“La sicurezza dei nostri marittimi è la nostra priorità assoluta – ha dichiarato con una nota Guy Platten, segretario generale dell’Ics -. Chiediamo a tutte le parti di garantire che i marittimi non diventino il danno collaterale in qualsiasi azione che i governi o altri possano intraprendere. I marittimi sono stati in prima linea nel mantenere il flusso commerciale durante la pandemia e speriamo che in questo momento tutte le parti continuino a facilitare il libero passaggio delle merci e di questi lavoratori chiave”.

Considerando che attraverso lo shipping passa quasi il 90% del movimento del commercio globale, l’Ics sottolinea che per fare sì che siano assicurate tutte le forniture è necessario che i marittimi possano salire e sbarcare liberamente dalle navi, cioè non siano ostacolati i cambi equipaggio in tutto il mondo, cosa che “con i voli cancellati nella regione diventerà sempre più difficile”. E l’associazione sottolinea anche la necessità che sia mantenuta “tramite i sistemi bancari internazionali, la capacità di pagare i marittimi”.

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