UE, approvati a Strasburgo gli indirizzi per la pesca artigianale

La pesca artigianale è un com­par­to che va for­te­men­te aiu­ta­to, poi­ché di im­por­tan­za stra­te­gi­ca per l’ap­prov­vi­gio­na­men­to di pe­sce ita­lia­no, non­ché per ga­ran­ti­re si­cu­rez­za e so­vra­ni­tà ali­men­ta­re. Ed è così infatti che a “Strasburgo abbiamo approvato una relazione di iniziativa sulla ‘situazione della pesca artigianale nell’UE e prospettive future’, in cui abbiamo specificato le nostre richieste per il settore, affinché la Commissione europea possa farle proprie nei futuri provvedimenti e nella prossima revisione della politica comune della pesca“. Cosi in un nota Annalisa Tardino, deputata della Lega Salvini Premier, componente della commissione pesca del Parlamento europeo.

La pesca su piccola scala, artigianale e costiera svolge un ruolo chiave nell’UE. Essa rappresenta, infatti, circa il 76 % delle navi in attività e il 50 % dell’equipaggio dell’intera flotta dell’UE, ma solo l’8 % della stazza lorda e circa il 5 % degli sbarchi“.

Si tratta di un comparto che va fortemente aiutato, poiché di importanza strategica per l’approvvigionamento di pesce, nonché per la sicurezza e la sovranità alimentare degli Stati membri. L’Europa deve assumere l’impegno di garantire il futuro di questo settore, attraverso la definizione di norme che lo favoriscano, e che tengano conto delle relative peculiarità di lavoro e tecniche, che procurano cibo di qualità, rispettando l’ambiente. Ed è quello che abbiamo chiesto alla Commissione, declinato in diverse misure e azioni, che hanno visto l’accoglimento di molte nostre proposte in sede di commissione“.

Innanzitutto va sottolineato come la flotta in questo settore stia invecchiando, con un’età media di 32,5 anni: è necessaria un’azione significativa per rinnovarla e modernizzarla. Serve, poi, garantire un ruolo più attivo da parte degli Stati e dei decisori pubblici, contrariamente alla logica che vede prevalere il mercato e una sempre maggiore concentrazione del settore“.

Il FEAMPA, inoltre, dovrebbe sostenere in via prioritaria la pesca artigianale, al fine di assicurare la sostenibilità e la continuità delle comunità costiere che tradizionalmente dipendono dalla pesca, e di migliorarne i redditi, promuovendo occupazione e prezzi di produzione equi. Abbiamo anche chiesto lo snellimento delle procedure, riducendo in tal modo gli oneri burocratici associati alle domande e l’innalzamento dei limiti di finanziamento del fondo“.

Il futuro della pesca su piccola scala, costiera e artigianale dipende non solo da misure sostenibili e a lungo termine, ma anche da misure immediate, significative ed efficaci, capaci di riconoscere il giusto valore del lavoro di tantissimi pescatori e delle loro famiglie, per assicurare loro adeguate prospettive future, considerato anche l’importante ruolo sociale da essi interpretato“.

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