Un resort, polo culturale e museale nel futuro della Colombaia di Trapani

Il castello della Colombaia, simbolo di Trapani, dopo anni di oblio, si trasformerà in un polo museale e in un resort turistico. La ditta palermitana Gianluca Seidita, legata ad un’importante catena alberghiera spagnola – secondo alcune indiscrezioni – si sarebbe aggiudicata la prima parte del bando pubblicato l’estate scorsa dalla Regione, inserito nel progetto di valorizzazione dell’Agenzia del Demanio “Valore Paese Fari”, che da 4 anni ha dato in concessione a privati diversi immobili, tra cui torri, fari e castelli, in cambio di forti investimenti di riqualificazione.

In prospettiva, il sito avrà una nuova vita, il cui primo nucleo risale al III secolo avanti Cristo. Recuperato dal conte Ruggiero nel 1076, ristrutturato da Filippo III di Spagna nel 1607 e poi trasformato dai Borboni in carcere dopo i moti 1821, una funzione che ha mantenuto sino al 1965, quando è stato definitivamente abbandonato.

Sicuramente il simbolo della città, come indicato dal bando, in futuro avrà una doppia funzione: sarà realizzato un polo culturale e museale per mostre e conferenze nell’area del castello, mentre i magazzini esterni, per i quali non c’è più un vincolo architettonico, saranno trasformati in una struttura alberghiera e ricettiva.

In sintesi, il Castello si trasformerà in una struttura costituita da tre anime, una culturale/museale, una divulgativa e l’ultima ricettiva di alto livello, nessuna prevalente rispetto alle altre ed in vicendevole interscambio tra di loro.

Nelle fasi progettuali, è stato ritenuto che il tema dell’accoglienza turistica integrata alle iniziative museali, appaia la formula migliore per consentire il recupero e il mantenimento del manufatto, consentendo la salvaguardia del contesto ambientale in cui è inserito.

“Abbiamo atteso 17 anni per conoscere la sorte della Colombaia e finalmente conosciamo il concessionario della Colombaia – dice Luigi Bruno dell’associazione “Salviamo La Colombaia” – A questo punto conoscendo le condizioni di base della concessione auspichiamo di creare e mantenere un rapporto sinergico con gli aggiudicatari per far si che permanga il vincolo storico che lega la Colombaia alla cittadinanza trapanesi”.

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