Un ricordo dell’apneista francese Jacques Mayol: “l’uomo delfino”

Jacques Mayol che molti ricordano per i record ottenuti in apnea e le avvincenti sfide con Enzo Maiorca, oggi avrebbe compiuto 92 anni. Nato da una famiglia benestante a Shanghai il 1º aprile 1927, secondogenito di un architetto francese. Nel 1966 alle Bahamas incontra l’apneista siciliano Enzo Maiorca, detentore del record di immersione profonda e glielo sottrae, raggiungendo i 60 metri.

Nel 1973 Mayol si trova all’Isola d’Elba dove batte il precedente record di Maiorca superandolo di 5 metri con un’immersione a -85. Da qui nasce un grande amore per l’isola toscana, tanto che decide di stabilire la sua residenza a Calone nel comune di Capoliveri. Proprio in questo contesto effettua anche una decina di immersioni sperimentali, durante le quali porta il battito cardiaco a 26 battiti al minuto, mentre il numero di piastrine e globuli rossi viene rilevato come sorprendentemente alto.
Noto col soprannome di “uomo delfino”, fu più volte detentore del record di immersione in apnea: nel 1966 scende a -60 metri, dieci anni dopo a -100 e nel 1983, all’età di 56 anni, a -105. Molto importante rimane il suo contributo alla conoscenza del comportamento umano sott’acqua. Jacques Mayol, autore di alcuni libri, si appassiona all’evoluzione dei meccanismi fisiologici, sui quali si era lungamente documentato e dalle sue esperienze dirette è in grado di avere conoscenze avanzate in questo settore.
Mayol pone fine alla sua vita il 22 dicembre 2001, impiccandosi nella sua casa all’Isola d’Elba, a causa di una profonda depressione di cui soffriva da tempo. Le sue ceneri sono state disperse al largo della costa della Toscana.

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