Uniport: “Il bando Green Ports sia esteso anche al Sud Italia”
“Il Bando Green Ports del Ministero della Transizione Ecologica, che ha stanziato 270 milioni di euro per le proposte progettuali nel settore dell’intermodalità e della logistica integrata, ha escluso dalla platea dei possibili beneficiari le Autorità di Sistema Portuale del Sud Italia”. È quanto ha sottolineato, in audizione alla Camera delle commissioni riunite Trasporti e Ambiente, Fise Uniport.
Per il Presidente vicario dell’associazione Antonio Davide Testi occorre porre rimedio a questa incongruenza, ampliando la platea beneficiari di questo bando a tutto il territorio nazionale ed estendendo quindi queste opportunità anche ai terminalisti del Sud che non hanno beneficiato di risorse per lo sviluppo. “Un’incongruenza ingiustificata”, ha sottolineato Testi, “anche alla luce del fatto che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vede nel rilancio del Sud Italia una delle sue principali missioni. In questo modo, invece, si pregiudica la competitività dei suoi porti. Per questo motivo chiediamo un’integrazione del bando che consenta anche al Sud di beneficiarne oppure la costituzione di un bando ad hoc per destinare i fondi anche al Meridione. Uniport ha anche chiesto la rimodulazione al ribasso dei canoni concessori a carico dei terminalisti che hanno subito una riduzione del fatturato del 20%”.