Università: Lumsa, Blue Sea Land diventa case history

Il modello del Distretto della Pesca e Crescita Blu e Blue Sea Land, l’Expo dei Cluster del Mediterraneo, dell’Africa e Medioriente, sono delle case history, di una serie di lezioni di Sociologia Economica tenute da Enrico Molinaro (Segretario Generale rete italiana Dialogo Euromediterraneo Ride-Aps, nonche’ presidente fondatore dell’Associazione “Prospettive Mediterranee”) presso la Libera Universita’ Maria Santissima Assunta (Lumsa) di Roma.

Blue Sea Land promuove, attraverso lo strumento del cluster, lo sviluppo della Green e della Blue Economy nell’ottica dell’Economia Circolare. Il modello di sviluppo secondo i principi dell’economia circolare non riguarda soltanto l’agricoltura e la pesca ma si estende a tutte le filiere produttive attraverso buone prassi: rigenerazione delle risorse naturali, terrestri e marine; sostenibilita’ economica, sociale, ambientale e culturale; innovazione nei processi produttivi; responsabilita’ individuale e collettiva dalla produzione al mercato; creazione di nuove figure professionali.

Blue Sea Land promuove i distretti agro-ittico-alimentari luoghi vocati alla produzione di eccellenze e che rappresentano l’economia reale dei territori. Un modello virtuoso di fare sistema, di creare occupazione garantendo sicurezza alimentare a produttori e consumatori. L’idea e’ quella, partendo dalla pesca e dalla sicilia, di creare una rete di distretti agroalimentari, la rete delle reti: il cluster dei distretti agroalimentari del Mediterraneo. In questa ottica il distretto assume una dimensione non solo economica ma anche sociale, ambientale e culturale. Il “Distretto Mediterraneo” diviene la locomotiva dell’economia circolare.

Alla recente sesta edizione di Blue Sea Land, svoltasi dal 28 settembre al 1 ottobre a Mazara del Vallo, hanno partecipato 58 delegazioni straniere, istituzionali ed imprenditoriali, oltre 1000 gli incontri commerciali, oltre 150.000 i visitatori, numerosi gli incontri scientifici e gli eventi culturali di alto profilo che hanno contribuito a rafforzare i rapporti tra i Paesi Mediterranei, dell’Africa e del Medioriente, a valorizzare le eccellenze dei territori e sostenere la lotta contro gli sprechi alimentari.

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