Vaccini, Confitarma: “Per marittimi problemi con Super green pass”

Confitarma esprime “viva preoccupazione” per le nuove norme di contrasto del Covid sui lavoratori marittimi e chiede soluzioni ad hoc per evitare penalizzazioni e anche possibili difficoltà operative.

“Mi riferisco in particolare alle nuove disposizioni che impongono dal 10 gennaio il possesso del Super green pass per viaggiare sui mezzi di trasporto e dal primo febbraio la riduzione della durata della certificazione verde da 9 a 6 mesi”, spiega il presidente di Confitarma Mario Mattioli. I lavoratori marittimi italiani, comunitari e non comunitari vaccinati con vaccini che consentono di ottenere il green pass ma che potrebbero vederselo scadere a metà dell’imbarco a causa della nuova normativa, chiede Confitarma, dovranno poter continuare a lavorare sulle navi di bandiera italiana fino allo sbarco e i residenti in Italia dovrebbero poter utilizzare i mezzi di trasporto per il loro rimpatrio e ritorno a casa. Per quanto riguarda i marittimi non comunitari vaccinati con vaccini non riconosciuti da Ema e Aifa, e che quindi non possono ottenere la certificazione verde, la richiesta è che se sbarcano sul territorio italiano possano utilizzare i mezzi di trasporto per il rimpatrio nel paese di residenza. Ancora, “l’obbligo vaccinale non dovrebbe riguardare i marittimi già imbarcati prima della data dell’eventuale entrata in vigore di tale obbligo, in ragione delle estreme difficoltà a effettuare la terza dose”. E infine ai marittimi non-comunitari non residenti nell’Ue, che non possono accedere ai vaccini approvati da Ema e Aifa o a quelli riconosciuti equivalenti dal Ministero della Salute “è necessario consentire di continuare a lavorare sulle navi di bandiera italiana anche con altri vaccini”. 

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